Impianto solare termico: ecco tutte le informazioni che devi conoscere
Se c’è l’intenzione di ottimizzare le risorse energetiche e, allo stesso tempo, ridurre il consumo in bolletta, un impianto solare termico è sicuramente una soluzione validissima.
L’impianto solare termico è utile sia per produrre l’acqua sanitaria a uso domestico, ma anche per coprire in gran parte il riscaldamento della propria abitazione.
Inoltre, l’installazione di un impianto solare termico incrementa pure il valore della casa, il tutto senza impattare in alcun modo sull’ambiente circostante.
Come funziona
Si tratta di un sistema che trasforma l’energia prodotta dai raggi solari in energia termica, senza produrre emissioni dannose. È composto da diverse componenti, tra loro collegate per garantire il funzionamento dell’intero sistema di impianto:
• Un collettore solare;
• Una centralina di controllo;
• Un generatore di integrazione, che potrebbe essere una caldaia a condensazione o una pompa di calore;
• Un serbatoio di accumulo.
Principio di funzionamento
Il principio alla base di ogni impianto termico è quello di raccogliere l’energia solare per trasformarla in energia termica. Il pannello consente alla luce solare di raggiungere l’assorbitore che, riscaldandosi, trasferisce il calore al fluido termovettore, un composto di antigelo e acqua. Sarà poi lo stesso fluido a trasferire l’acqua alle varie utenze, che si tratti dell’impianto di riscaldamento o dell’acqua calda per uso sanitario. Tra l’altro, il riscaldamento dell’acqua sanitaria rappresenta l’uso più frequente, poiché viene utilizzata tutto l’anno a temperature che rendono più efficiente l’impianto stesso. L’integrazione solare all’impianto di riscaldamento è consigliabile soprattutto in presenza di sistemi di riscaldamento a bassa temperatura, come quelli con pannelli radianti.
Fotovoltaico e termico
È naturale pensare che parlare di fotovoltaico e impianto solare significhi parlare della stessa cosa. In realtà, l’unico tratto comune tra i due sistemi tecnologici è proprio lo sfruttamento dei raggi solari per la produzione di energia. Il fotovoltaico, infatti, converte i raggi solari in corrente elettrica, mentre il solare termico accumula il loro calore. Altre differenze sono riscontrabili sulle loro caratteristiche, come il materiale, silicio combinato con elementi chimici e vetro per il fotovoltaico e metallo e vetro per gli impianti solari termici. Anche a livello di efficienza ci sono differenze sostanziali, in quanto per il fotovoltaico si calcola un’efficienza media tra il 17 e il 25%, mentre per il solare termico si parla addirittura dell’80%. Il solare termico è privilegiato anche dal punto di vista fiscale, poiché può portare detrazioni fino al 65%, contro il 50% di quello fotovoltaico.
Tipologie di impianto solare termico
Esistono due diversi tipi di impianto. Una prima classificazione riguarda la temperatura che il pannello è in grado di far raggiungere all’acqua. Si distingue tra collettori a basse temperature fino ai 120°, a media temperatura se tra i 120 e i 500° e ad alta temperatura oltre i 500°. Presso strutture residenziali si tende a utilizzare soprattutto i primi. La seconda classificazione riguarda il tipo di meccanismo sfruttato dai componenti utilizzati. Si parla, infatti, di impianto solare termico:
• Ad accumulo diretto. L’impianto si compone di un serbatoio e di una superficie per l’assorbimento del calore, posizionata in un luogo esposto a raggi solari abbondanti. È una soluzione economica, che sia adatta a consumi di acqua tiepida o calda, soprattutto nel periodo estivo e in aree balneari.
• A circolazione naturale. Questo tipo di impianto è costituito da pannelli solari piani, al di sopra dei quali si posiziona un serbatoio di accumulo a doppio strato. La circolazione del fluido termovettore avviene in modo naturale e, in questo caso, l’acqua si riscalda all’interno dei collettori, espandendosi, divenendo più leggera e risalendo al posto del fluido più freddo. Ne nasce, quindi, una circolazione naturale dello stesso fluido in grado di riscaldare l’acqua sanitaria contenuta all’interno del serbatoio, che si distribuirà poi all’interno degli impianti domestici grazie alla pressione della rete. Il sistema è abbastanza semplice ed economico, anche se prevede una certa dispersione del calore accumulato.
• A circolazione forzata. Una pompa regolata da una centralina elettronica spinge il fluido termovettore all’interno dei collettori. Qui si riscalda e poi si dirige verso i componenti dell’impianto di accumulo e trasferimento del calore all’acqua sanitaria, all’interno di un edificio.
Fondamentale in ogni impianto è il serbatoio di accumulo, poiché l’utilizzo di energia termica, ad esempio nelle docce, potrebbe avvenire anche in momenti in cui i raggi solari sono assenti. Con il serbatoio è possibile utilizzare l’energia solo quando necessario.
Vantaggi di un impianto solare termico
L’installazione di un pannello solare termico porta innumerevoli vantaggi a una famiglia. Utilizzarlo consente di coprire fino al 70% del fabbisogno di acqua calda sanitaria, che si traduce in un risparmio in bolletta per quanto riguarda elettricità e gas. Installare un pannello solare, adatto alle possibilità ammesse dal tipo di edifico, è un passo importante verso una quasi indipendenza energetica, a costi comunque limitati. Inoltre, l’esistenza stessa di un impianto costituisce un fattore di incremento del valore dell’abitazione. Con la manutenzione minima necessaria a distanza di alcuni anni, si può avere un impianto dalla durata media di circa 20 anni. Infine, c’è anche l’impatto ambientale, poiché l’utilizzo del sistema riduce notevolmente le emissioni di anidride carbonica, zolfo e altre sostanze inquinanti.
Incentivi e detrazioni fiscali
In Italia sono previsti due incentivi per chi installa un impianto solare termico: la detrazione fiscale, o Ecobonus, e il Conto Termico. Il primo consente di ottenere fino al 65% di detrazione sulle spese e per altri tipi di interventi. Per i condomini si sale fino al 75%, se si migliora la prestazione energetica dell’edificio. Il Conto Termico fornisce, invece, degli incentivi in conto capitale di due o cinque anni, per interventi di efficientamento energetico diversi, che possono coprire una quota variabile della spesa, compresa tra il 40 e il 60%.
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